Movie Thumb

Il male non esiste (29-30-31/12)

27 Dicembre , 2023

0.0
0 Reviews

----

Archivio

---

Movie Story

venerdì 29: ore 21.20
sabato 30: ore 18.30
domenica 31: 21.30

di Ryûsuke Hamaguchi, con Hitoshi Omika, Ryo Nishikawa, Ryûji Kosaka, Ayaka Shibutani, Hiroyuki Miura. Titolo originale: Evil Does Not Exist. Genere Drammatico, – Giappone, 2023, durata 106 minuti. Uscita cinema mercoledì 6 dicembre 2023 distribuito da Tucker Film, Teodora Film

Takumi e sua figlia Hana vivono nel villaggio di Mizubiki, vicino a Tokyo. Come le generazioni che li hanno preceduti, conducono una vita modesta secondo i cicli e l’ordine della natura. In Italia al Box Office Il male non esiste ha incassato 128 mila euro .

UNA SINFONIA VISIVA E SONORA CHE CI RIPORTA AL SENSO ORIGINARIO DEL TERMINE ECOLOGIA E RESTA APERTA ALL’INTERPRETAZIONE.
Recensione di Marianna Cappi (mymovies.it)
lunedì 4 settembre 2023


In una località boschiva non lontana da Tokyo, il tuttofare Takumi e sua figlia Hana, di otto anni, vivono in armonia con la natura e con i pochi abitanti del luogo. Una grande impresa dello spettacolo decide però di aprire un glamping, ovvero un camping con il glamour di un resort, proprio sulla strada che i cervi percorrono per abbeverarsi, minacciando oltretutto la pulizia dell’acqua di sorgente, della quale gli abitanti tutti, umani e animali, fanno un uso vitale. La comunità si preoccupa e domanda spiegazioni, così due impiegati della grande azienda vengono mandati sul posto per chiedere l’aiuto e l’intercessione di Takumi.

Evil does not exist ha avuto una genesi particolare e di questa particolarità ha mantenuto complessivamente traccia.

Dopo la fortunata collaborazione con Hamaguchi per la colonna sonora di Drive My Car, infatti, la musicista Eriko Ishibashi ha voluto nuovamente il regista giapponese per realizzare l’apparato visivo di una sua performance live, Gift, e dallo sviluppo successivo di questo lavoro è nato il film in oggetto.

Al centro del quadro c’è l’ambiente naturale, la cui complessità è paragonabile soltanto a quella della musica, unico mezzo artistico adatto a dargli voce. E poi c’è il modo in cui gli esseri umani si relazionano con la natura (quel rapporto che chiamiamo “ecologia”): un modo che passa anche dallo sguardo (quello “interno” di Takumi riconosce da lontano il wasabi selvatico), e che può essere più o meno rispettoso, a seconda della conoscenza che l’uomo ha del ritmo e delle leggi della natura.

Una di queste leggi, ricordata dal sindaco della piccola comunità a proposito della possibilità che la fossa settica del glamping possa inquinare l’acqua sorgente, è quella per cui quello che si fa a monte ha inevitabilmente delle conseguenze a valle, con il corollario che chi sta a monte ha l’obbligo morale di comportarsi in maniera responsabile. Un’altra, relativa al mondo animale, insegna che i cervi non attaccano gli uomini (ma li guardano, meravigliosamente immobili) a meno di non essere stati da loro feriti, o a meno che i loro figli non siano stati messi in pericolo.

Bastano forse queste due direttrici per raccontare i temi alla base di questa sinfonia visiva e sonora, e rappresentano i movimenti maggiori della scarna drammaturgia: le scelte che facciamo e che non riguardano mai solo i singoli, perché siamo parte di un (eco)sistema, e la violenza che ci appartiene forse naturalmente, come modalità di relazione. Grandi temi, ma sussurrati in maniera estremamente libera, persino ermetica, in un film che sfugge alla norma e resta aperto all’interpretazione.