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Italia K2 – Riprese di Mario Fantin

21 Febbraio , 2022

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Movie Story

giovedì 24 ore 17.00
venerdì 25: ore 19.50
martedì 1: ore 17.00
mercoledì 2: ore 19.50

LUNEDI’: RIPOSO

per Cinema Ritrovato: Italia K2 – Riprese di Mario Fantin

di Mario Fantin, Italia, 1955, Uscita cinema lunedì 7 febbraio 2022 distribuito da Cineteca di Bologna

Il 30 marzo 1953 si imbarca da Genova per Karakhi, in Pakistan, la spedizione italiana guidata dal geologo Ardito Desio. È diretta alla scalata del K2, seconda vetta più alta del mondo dopo l’Everest ma di più difficile accesso. L’impresa ha mobilitato diverse aziende nazionali, stimolandole a realizzare le migliori attrezzature tecniche, e simboleggia il desiderio di rivincita sulla disfatta della Seconda guerra. Infatti da inizio secolo altre spedizioni, nazionali e internazionali, hanno tentato, senza riuscire. E invece il 31 luglio 1954 Achille Compagnoni e Lino Lacedelli, grazie alla staffetta dei portatori locali che hanno permesso di allestire nove campi, fissano in vetta il tricolore.

Le immagini imponenti e inopinabili di quel record (8611 metri) sono catturate tappa dopo tappa dall’alpinista e cineoperatore bolognese Mario Fantin (1921-1980), che segue la spedizione dalla partenza dall’Italia e che nell’ultimo tratto, per ovvi motivi di resistenza fisica a quota oltre seimilacinquecento, affida la sua cinepresa 16 millimetri proprio ai due scalatori. Il suo girato confluirà nel film celebrativo Italia K2 (1955) del trentino Marcello Baldi.

A cura di Cineteca di Bologna, in collaborazione con Centro di Cinematografia e Cineteca del Club alpino italiano con il Ministero della cultura, Riprese di Mario Fantin per Italia K2 consiste nel restauro in 4K di quel girato parziale e in un nuovo montaggio a cura di Andrea Meneghelli, responsabile archivio film della Cineteca, che arriva nelle sale nell’ambito del progetto “Il Cinema Ritrovato. Al Cinema”, per la distribuzione di classici restaurati.

Sbarazzandosi della programmatica retorica nazionalista e del doppio commento altisonante del film di Baldi, in tono “Settimana Incom”, le immagini precise, sintetiche e partecipi di Fantin riacquistano in questo nuovo montaggio la loro meritata, cristallina centralità. Al posto del commento sonoro sono stati apposti in testa alcuni cartelli introduttivi e scorre rapido, pieno di informazioni, un commento testuale in forma di didascalie a cura del giornalista e scrittore Marco Albino Ferrari. È invece ripresa fedelmente la partitura che Teo Usuelli, poi collaboratore frequente di Marco Ferreri, scrisse appositamente per Italia K2, orchestrata e adattata da Daniele Furlati.

Lo spettatore si ritrova così ad apprezzare immagini non solo di altissima qualità ma un campo totalmente libero da intralci, un territorio sconfinato, aperto e apparentemente mai calcato (“mentre filmo la macchina da presa deve risultare invisibile”).

Il senso dell’inquadratura di Fantin è sintetico, partecipe, completista, concisamente pittorico: basta confrontare le poche inquadrature finali con tutte quelle che le precedono, splendenti del nitore della luce pakistana e del senso di avventura e di fraternità postbellica del gruppo. Si colgono anche i momenti meno epici e più goliardici (come una “soggettiva” su slitta), concreti e primitivi della spedizione. Un’azione collettiva che non si sarebbe potuta compiere senza gli hunza, i circa settecento portatori balti d’alta quota, pagati per trasportare sulle spalle, sprovvisti di attrezzatura tecnica, ventisette chili di peso.

Tra meraviglia e incredulità, si segue la lenta, titanica marcia di avvicinamento alla vetta; anche del cavalletto di Fantin, alle pendenze e temperature più estreme. Le asprezze climatiche, la fatica dei corpi ad ogni singolo passo, il pericolo di congelamento e l’aspra concretezza della morte, l’essenzialità dei pochi ausili tecnici insieme all’orgoglio della prova di recentissime innovazioni, come le corde in nylon o le ultime tende da campo.

Autodidatta semisconosciuto, Fantin creò nel 1967 il Centro Italiano di Studio e Documentazione Alpinismo Extraeuropeo, raccolta di oltre trent’anni di avventure in quota. Proiettato in anteprima al Cinema Ritrovato di Bologna 2021, Riprese di Mario Fantin per Italia K2 gli riassegna il merito di un’impresa che entra in misura uguale nella storia dei primati sportivi come in quella del cinema. (Raffaella Giancristofaro, mymovies.it)