per LA GRANDE ARTE AL CINEMA
martedì 12: ore 19.20 – 21.20
mercoledì 13: ore 17.20 – 19.20
Biglietti: intero 10 euro; ridotto 8 euro
E’ POSSIBILE ACQUISTARE I BIGLIETTI IN PREVENDITA ALLA CASSA DEL CINEMA
Regia di Michele Mally. Un film con Jeremy Irons, Christian Greco, Cedric Gobeil, Sabah Abdel Razik, Ilona Regulski. Genere Arte, – Italia, 2023, Uscita cinema martedì 12 marzo 2024 distribuito da Nexo Digital.
UNA NARRAZIONE ACCURATA ALLA SCOPERTA DI TRACCE ANCORA VIVE ED ATTUALI.
Recensione di Rossella Farinotti (mtmovies.it)
mercoledì 29 novembre 2023
La vita e la morte per gli antichi egizi erano due dimensioni da porre in dialogo: il culto e la cura nei confronti dell’aldilà erano tematiche fondamentali. Non a caso, già dal titolo dove compaiono i termini “Uomini” e “Dei”, si evince la stretta correlazione tra queste due entità. Il documentario è narrato da un affascinante e appassionato Jeremy Irons che, immerso tra buio e mistero, traccia alcune linee guida dedicate all’antica civiltà, alla custodia della sua storia e ad importanti fattori culturali che sono rimasti nel tempo. I temi e le storie raccontate sono accompagnati dalla musica creata da Remo Anzovino.
Il Museo Egizio di Torino è il circuito principale da cui parte il racconto: luogo prezioso che custodisce quarantamila reperti storici che qui vengono spiegati e descritti dagli appassionati curatori di questa istituzione e dal raffinato direttore del museo Christian Greco.
Perché Torino ha la più grande e importante collezione sull’antico Egitto? Perché proprio da questa città italiana, nel 1824, l’archeologo Vitaliano Donati, nel Settecento, viene inviato dai Savoia alla ricerca delle tracce di questa civiltà. E poi Berardino Drovetti, scopritore della Stele di Rosetta che riesce a tradurre nel 1822 e, successivamente, Ernesto Schiaparelli che attua, nel 1906, una delle più grandi scoperte archeologiche del secolo: una tomba assolutamente intatta, costituita da oggetti, sarcofaghi, elementi quotidiani e dai defunti stessi. Perfettamente conservati e senza alcun danno subito da precedenti saccheggi. Un sogno per un archeologo e per gli studiosi del tempo.
Si tratta della tomba di due personaggi importanti per la società dell’epoca, l’architetto Kha e la moglie Merit. Il corredo nuziale, i gioielli che adornano i corpi che il pubblico riesce a vedere anche attraverso uno speciale programma 3d e la narrazione dal libro dei morti, sono elementi chiari da decifrare per ricostruire la vita dei coniugi.
Il film parte proprio da qui: la regia accompagna lo spettatore a rivivere quell’esperienza avvenuta nel sottosuolo di Luxor, sulla sponda occidentale del Nilo, a entrare negli stretti tunnel, togliere con delicatezza la porta in legno che nasconde questo micro mondo prezioso, e scoprire qualcosa che ha riposato per qualche millennio, dalla XVIII dinastia (1543 – 1292 a.c.).
Oltre al Museo Egizio di Torino, custode di queste scoperte e di altri manufatti e opere iconiche come la Iside in bronzo e metallo o alcuni sarcofaghi da cui corpi mummificati hanno subito, con cura e dedizione, una seconda rinascita attraverso la conservazione che viene qui minuziosamente raccontata, si scoprono meraviglie dal Museo del Louvre, dal British Museum di Londra e dal bellissimo Museo Egizio di Berlino – negli anni Novanta rinnovato dall’architetto David Chipperfield – che custodisce il noto busto di Nefertiti.
In questi luoghi vengono mostrate opere e oggetti che appaiono contemporanei: gli antichi egizi erano innovatori, sperimentatori di materiali che, ancora oggi, sono avanguardistici, per non parlare dell’immaginario davvero insuperato dal tempo.
Il culto dei morti, come anticipato, è una delle fasi più importanti della cultura di questa civiltà: le restauratrici del Centro di Conservazione e Restauro de La Venaria Reale, permettono allo spettatore del film di comprendere a pieno l’importanza del rapporto con questi corpi che vengono dal passato. Corpi reali, che vengono messi in mostra con rispetto. Da Giza a Tebe, da Torino a Londra e Berlino, Uomini e Dei. Le meraviglie del Museo egizio è una narrazione accurata alla scoperta di tracce ancora vive e attuali.